1. Dimensione del Problema
Il cancro uccide prematuramente (in eta' inferiore ai 75
anni) oltre 6 milioni di persone ogni anno: una ogni 5 secondi!
Nei 38 paesi
piu' industrializzati considerati ad "Alto
Sviluppo Umanitario " (VHHD), che contano una popolazione
complessiva di 989 milioni, il costo totale del cancro e' di circa 500
miliardi di euro all'anno, cioe’ 500 euro pro-capite
annualmente.
Vedere nella seguente figura come la mortalita' da cancro
si colloca rispetto alle altre cause di morte in una popolazione di eta'
inferiore ai 64 anni negli USA e come il cancro uccide prematuramente
(< 75 anni) un milione di persone nei quattro paesi piu'
industrializzati del mondo.
(Clicca
sulla figura per ingrandirla)
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanita' (WHO),
l'incidenza del cancro nel mondo e’ destinata ad aumentare del 50% fino
a raggiungere 15 milioni di persone nel 2020, come si evince dai vari
rapporti mondiali sul cancro stilati da tale organizzazione.
A titolo di esempio si riportano i sommari di due rapporti
sul cancro nel mondo, quello del 2003 e quello del 2008 per far notare che
tra uno e l'altro non ci sono sostanziali differenze. La notizia
allarmistica di un numero sempre piu' elevato di incidenza e di morti di
cancro continua ad essere diffusa senza che venga fornito alcun programma
concreto che possa far sperare in una riduzione della mortalita' e in una
riduzione dei costi.
Rapporto
mondiale sul cancro relativo al 2003 (sommario)
"3 aprile 2003, Ginevra - Secondo il rapporto
mondiale sul cancro che costituisce l'esame piu' aggiornato e
comprensibile della malattia, l'incidenza del cancro puo' ulteriormente
aumentare del 50%, fino a raggiungere 15 milioni di nuovi casi nel 2020.
Tuttavia il rapporto fornisce con chiara evidenza che uno stile di vita
sano e specifici interventi da parte di enti preposti alla salute
potrebbero correggere questa tendenza, prevenendo fino ad un terzo i casi
di cancro nel mondo.
Nel 2000 i tumori maligni sono stati responsabili del 12
per cento dei 56 milioni di morti nel mondo dovuti alla totalita' delle
varie cause di decesso. Nel 2000, 5,3 milioni di uomini e 4,7 milioni di
donne hanno sviluppato un tumore maligno e un totale di 6,2 milioni sono
morti di questa malattia. Il rapporto rivela che il cancro e' emerso come
un grande problema pubblico anche nei paesi in via di sviluppo, con gli
stessi effetti riscontrati nei paesi industrializzati.
Il rapporto mondiale sul cancro ci indica che l'incidenza
del cancro e' destinata ad aumentare globalmente ad un ritmo allarmante.
Oggi e' possibile invertire questa tendenza. Abbiamo l'opportunita' di
bloccare questo aumento. Questo rapporto chiede ai Governi, a chi lavora
nel settore e al pubblico generico di agire urgentemente. "Oggi e'
possibile prevenire un terzo dei cancri, curarne un altro terzo e fornire
una cura palliativa adeguata al rimanente terzo" afferma il Dr. Paul
Kleihues, Direttore dell'Agenzia Internazionale per la Ricerca contro il
Cancro e co-editore del rapporto mondiale sul cancro.
Il rapporto mondiale sul cancro e' un manuale sintetico
che descrive il peso globale del cancro, le cause, i principali tipi di
cancri maligni, la diagnosi precoce e i trattamenti. Le 351-pagine del
rapporto globale sono pubblicate dall'IARC, che e' parte
dell'Organizzazione Mondiale per la Sanita' (WHO)"
Rapporto
mondiale sul cancro relativo al 2008 (sommario)
"Si stima che ci saranno oltre 12 milioni di persone
a cui sara' diagnosticato il cancro quest'anno. E' quasi impossibile che
qualche famiglia non sia toccata dal cancro, e quando il cancro colpisce,
colpisce duramente. Il peso per la Societa' causato dal cancro e' immenso,
non solo in termini di sofferenze umane a carico dei pazienti e dei loro
parenti e amici, ma anche in termini di costo economico. La tensione
provocata dal cancro su professionisti e sul sistema sanitario e' enorme e
in rapida ascesa.
Il rapporto mondiale sul cancro relativo al 2008 fornisce
una visione globale e unica del cancro e documenta molti importanti
aspetti della situazione a livello planetario. Il peso globale del cancro
e' raddoppiato negli ultimi trent'anni del ventesimo secolo e si stima che
raddoppiera' nuovamente tra il 2000 e il 2020 e quasi triplichera' per il
2030. Fino a poco tempo fa, il cancro era considerato una malattia dei
paesi occidentali industrializzati. Oggi la situazione e' cambiata
drasticamente e la maggior parte del carico globale del cancro e' riferito
a paesi con risorse medio-basse. Il maggiore impatto di questo aumento
ricade su paesi con risorse medio-basse che sovente stanziano budget
limitati per la sanita' a fronte di un alto divello di trasmissione delle
malattie. I centri di cura per il cancro non sono disponibili ovunque e
sovente neppure le terapie per salvare la vita.
L'aumento rapido del peso del cancro costituisce un motivo
di vera crisi per la salute pubblica e per il sistema sanitario mondiale.
Un grande problema per molti paesi, anche tra quelli con piu' risorse, e'
quello di trovare fondi sufficienti per curare adeguatamente e fornire
cure palliative di supporto ad un gran numero di malati terminali ed ai
loro parenti a cui verra' diagnosticato il cancro nei prossimi anni. Il
rapporto mondiale del cancro relativo al 2008 fornisce una panoramica
facile da capire per tutti coloro che lavorano nel settore della sanita' e
della ricerca, nonche' per il lettore comune. Presenta informazioni in
modo conciso sui tipi di cancro, diagnosi, cause e prevenzione,
sottolineando chiaramente l'aumento della crisi nella sanita'.
Simultaneamente c'e un chiaro messaggio di speranza: sebbene il cancro sia
una malattia devastante e in aumento, si puo' largamente prevenire.
Le priorita' attuali per il controllo globale del cancro
si devono focalizzare sui paesi a basse e medie risorse e
sull'identificazione, fornitura e valutazione di mezzi di controllo
efficaci del cancro. La ricerca finalizzata alla prevenzione e' di estrema
importanza. La ricerca transazionale nell'accezione piu' ampia e' di
estrema importanza per riuscire a controllare il cancro. Tale ricerca
presenta un ampio spettro: della traduzione delle scoperte scientifiche
all'avanguardia in nuovi approcci per il trattamento del cancro al
trasferimento della conoscenza dei fattori di rischio del cancro in
cambiamenti del comportamento nella popolazione."
A conclusioni simili a quelle delineate nei sommari appena
presentati perveniva gia' l'articolo di Clifton Leaf apparso su FORTUNE
Magazine del 22 marzo 2004 .
Infatti
Clifton Leaf affermava:
"Quest'anno un milione e quattrocentomila americani in piu'
incorreranno in quella che e' la piu' temuta delle conversazioni con il
loro medico. Un uomo su due ed una donna su tre si ammaleranno. Secondo la
sintetica valutazione di uno storico ricercatore del Dana-Farber, 'E' come
se una torre del World Trade Center crollasse tutti i giorni sulla
popolazione.'
E allora perche' non riusciamo a vincere questa decennale guerra al
terrore e che cosa possiamo fare per superare questo momento critico?
Questa e'
la domanda che ho rivolto a dozzine di ricercatori, fisici ed epidemiologi
dei migliori ospedali per la cura del cancro nel Paese, a farmacologi,
biologi, e genetisti delle aziende farmaceutiche e dei centri di ricerca;
ai dirigenti della FDA, del NCI e del NIH, ai raccoglitori di fondi, agli
attivisti ed ai pazienti.
Nei tre
mesi di interviste condotte a Houston, Boston, New York, San Francisco,
Washington, D.C., e in altri centri per la cura del cancro, ho incontrato
molte persone tra le piu' intelligenti e impegnate che abbia mai
conosciuto.
...Tuttavia
tutti questi esperti sono convinti che, considerata nel suo insieme,
esista una 'cultura del cancro' poco funzionale, la stessa che fa si' che
decine di migliaia di fisici e scienziati tendano all'obiettivo di trovare
minimi miglioramenti nella cura piuttosto che puntare a veri ed importanti
passi avanti [mirati alla riduzione della mortalita' prematura da cancro];
la stessa cultura che favorisce la soluzione individuale (spesso
ridondante) del problema anziche' la cooperazione e gratifica il risultato
accademico e la pubblicazione sopra tutto il resto.
Nel
passaggio dalla scienza di base al capezzale del malato, i ricercatori si
basano su modelli inefficaci mirati al conseguimento del successo -si
arriva al punto di immettere sul mercato centinaia di farmaci, e molti
sono approvati dall'FDA, anche se la loro provata 'efficacia' ha poco a
che fare con la cura del cancro..."
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